venerdì 22 febbraio 2013

Il premio del concorso di San Valentino di Radio Latte e Miele





Oggi voglio condividere con voi l'apertura del cesto che ho ricevuto in regalo per aver partecipato al concorso "Love Moon" che Radio Latte e Miele FVG organizza ogni anno a San Valentino.
Non è la prima frase d'amore con cui partecipo, e non è la prima volta che vinco... Be', penserete voi, scrivere è il tuo lavoro che ci vuole... I concorrenti sono tutti molto bravi, però, anche perchè quando è il cuore a dettare è davvero un'altra storia!

In questa edizione ho ricevuto in regalo, appunto, un cesto dell'Apicoltura Comaro di Montegnacco - Cassacco (UD) vincitori del Premio Friuli d'oro! Per visitare il sito dell'azienda clikkate QUI!

Questa mattina, cesto finalmente tra le mani, l'ho scartato con due fidi collaboratori ;) 
 Scatti improvvisati dell'apertura!
Grazie all'Apicoltura Comaro per i loro prodotti (caramelle latte e miele, miele di tiglio, sapone, crema mani, lipgloss alla fragole - che la mia bimba ruberà - e tanti altri di prima qualità)! ...rima non voluta, pardon :)


Per rimanere in tema di San Valentino...
Io e Diego abbiamo partecipato a un contest "Assassinio a San Valentino" del blog letterario di Libera Schiano Lomoriello, Parole e Pensieri in libertà, dove una giuria qualificata ci ha inclusi nella rosa dei finalisti con il racconto L'uomo perfetto. Ora spetta al pubblico votare il racconto migliore! Partecipate leggendoci e, se vi piace, votateci! (Spuntare a fine racconto "Eccezionale" per darci 3 punti - voto massimo! Solo da pc)


venerdì 8 febbraio 2013

L'intervista - Da CartoonMag


Un piccolo assaggio dell'intervista che Veronica Lisotti ha fatto a me e Diego in occasione dell'uscita di Febbre Gialla per CartoonMag.


Quando avviene il vostro incontro con la scrittura e cosa rappresenta per voi scrivere?


 Irene: Ho iniziato a scrivere verso gli undici anni, su di un quadernetto. Prima poesie, poi favole… a dire il vero le favole le inventavo e scrivevo a mo’ di appunti ancor prima, alle elementari.  Verso i dodici anni ho imparato usare la Olivetti lettera 32 di mia mamma, con la quale mi divertivo a scrivere racconti sempre più corposi. Sono sempre stata una gran osservatrice e cerco di comprendere i comportamenti e le scelte altrui, analizzandoli, scendendo in profondità. Molto utile quando si scrive e si dà vita a molteplici personaggi. In sintesi, la scrittura per me è ossigeno, indispensabile per vivere e per condurre gli altri in un’altra dimensione.

Diego: È la prima volta che qualcuno sente questa storia. Ho cominciato a scrivere il mio primo racconto nel sedile posteriore della macchina di mio padre. Da piccolo andavo spesso con lui in Slovenia per fare benzina o comprare carne e durante i nostri viaggi mi sedevo dietro e scrivevo. Creavo delle storie, e ne ero entusiasta, ma non le ho mai fatte leggere a nessuno. Probabilmente avevo 14 o 15 anni. Scrivere per me rappresenta un gioco, una sfida. Costruire un intreccio che spiazzi e disorienti il lettore e non gli faccia indovinare il vero significato di quello che sta leggendo, per poi stupirlo alla fine.



Se volete conoscerci meglio, continuate a leggerla clikkando QUI!